Filosofo ebreo,
d'origine austriaca, Martin Buber è nato nel 1878.
Dopo aver dato delle conferenze fondate sugli insegnamenti hasidici, diventa
professore onorario di scienze religiose e d'etica ebraica. E' l'autore di una
traduzione tedesca della bibbia. Nel 1938, Buber
lascia la Germania per la Palestina. Autore di numerose opere, riceve il premio
Erasmo ad Amsterdam nel 1963 e muore a Gerusalemme nel 1965. Per tutta la sua
vita, fu uno dei pionieri del dialogo fra ebrei, cristiani, e musulmani. Fra le
sue opere: Io e Tu (prefazione di G. Bachelard
nell'edizione francese), La domanda che si pone all'individuo, Elementi
dell'interumano, Utopia e socialismo, (prefazione di E. Levinas
nell'edizione francese).
Il libro è la
traduzione francese dell'originale tedesco del 1926. E' presentato da Guy Coq, aggregato di filosofia,
collaboratore della rivista Esprit, e Presidente dell'associazione Amici
d'Emmanuel Mounier. E' introdotto da Pierre d'Ornellas Vescovo ausiliario di Parigi.
Il testo di Buber è relativo ad una relazione preparata per un
congresso internazionale di pedagogia nel 1925. E' un piccolo trattato di
pedagogia. I temi trattati da Buber potrebbero essere
indicati come di filosofia dell'educazione. In particolare si fa riferimento
alla dimensione dialogica della relazione educativa. Così scrive Coq: Il pensiero di Buber ci
mostra che la relazione educativa è una forma particolare del dialogico, e fa
segno verso l'istituzione in cui deve iscriversi.