Scritto nel
1946, il documento presentato in questo libro è eccezionale. Il suo autore vi
rintraccia - con delle precisazioni rimaste inedite fino ad oggi - i massacri
di centinaia di Algerini perpetrati nel maggio 1945, nella piccola città
algerina di Guelma, da delle milizie di coloni
francesi.
Costarono in
particolare la vita alla sorella e a due dei fratelli di Marcel Reggui. E' ciò che lo condusse a realizzare "a
caldo" un'indagine approfondita su questo dramma.
Appassionatamente
legato alla Francia, professore di lettere, amico della rivista
"Esprit", Marcel Reggui scrisse questo
racconto perché la storia di queste folli giornate di Guelma
non sia cancellata in Francia. Ma non rese mai pubblica la sua testimonianza,
depositata presso il suo amico, lo scrittore Jean Amrouche.
Riscoperto recentemente da suo figlio, Pierre Amrouche,
questo testo sconvolgente infine risuscitato, accompagnato qui da diversi
documenti d'archivi in relazione con esso, costituisce un elemento essenziale
per meglio conoscere una delle pagine più cupe e più ambigue della storia
coloniale francese.